Il formato della fattura è libero, è possibile usare dei modelli prestampati, dei blocchetti fatture o ricevute sanitarie o dei formati elettronici, attualmente, stanti le molteplici informazioni da inserire in fattura e non solo sempre più un maggior numero di persone utilizza software o formati elettronici.
La compilazione della fattura deve seguire delle prescrizioni ben precise sui contenuti da esporre.
Innanzi tutto i dati completi del soggetto emittente, quelli comunicati in sede di apertura della P.Iva: Nome e Cognome, indirizzo di residenza o di studio, qualora dichiarato, Codice Fiscale e Partita Iva. Inoltre ai fini della trasparenza sarebbe opportuno esporre qualifica professionale e numero iscrizione Albo.
Per quanto riguarda il soggetto a cui emettiamo la fattura, se persona fisica, i dati da esporre sono: Nome Cognome indirizzo e Codice Fiscale (obbligatorio), se soggetto diverso: Ragione sociale/Denominazione, indirizzo sede, Codice Fiscale e P.Iva se posseduta.
La numerazione deve essere progressiva crescente e stessa cosa dicasi per la data (n. 1 del 5 gennaio 2017, n. 2 del 7 gennaio 2017 e così via. La numerazione può essere unica per tutta la vita dell’attività o può riiniziare con l’inizio del nuovo anno. Fermo restando che risulta più ordinata la seconda ipotesi.
E’ invece facoltativa per il professionista l’indicazione del riferimento alle modalità di pagamento.
Per quanto attiene l’indicazione della prestazione, la sua descrizione è libera, il consiglio è soltanto quello di non dettagliare troppo, se non richiesto da specifiche esigenze. Si raccomanda di fare attenzione alla corretta descrizione in caso di prestazione sanitaria.
Il numero delle prestazioni ed il rispettivo costo/compenso unitario non è necessario se non richiesto ai fini di rimborsi assicurativi.
Per quanto riguarda le voci e gli importi da esporre gli stessi sono:
Il Compenso/corrispettivo
La Rivalsa previdenziale ENPAP del 2%
L’Iva, se dovuta (solo regime ordinario)
La Ritenuta d’acconto, se dovuta (solo regime ordinario)
Il Bollo (per tutte le operazioni dove non si applica l’Iva, di importo maggiore di 77,47 euro totali
Se l’emittente ha optato per un regime fiscale agevolato, lo stesso dovrà riportare in fattura la dicitura con il riferimento normativo al proprio regime fiscale (forfettario, minimi).
Dovrà fisicamente apporre la marca da Bollo (2 euro) sulla copia originale della fattura che consegnerà al paziente/cliente. (vedasi articolo sul Bollo).
Dovrà riportare inoltre dicitura eventuale OPPOSIZIONE del paziente all’inoltro dei dati della fattura (per prestazione sanitaria) al Sistema Tessera Sanitaria.
Fonte: commercialistapsicologi.it